Giuseppe Crimi Stigliolo, classe 2000, è uno di quegli chef che ti conquista prima con lo sguardo determinato e poi con l’equilibrio sorprendente dei suoi piatti. Cresciuto in Sicilia, porta dentro di sé il rispetto per la terra, per il tempo e per il sapore vero delle cose. «Il mio amore per la cucina nasce tra i profumi di casa, ma è stato in cucina, durante i primi stage, che ho capito davvero cosa significasse far parte di una brigata: rigore, disciplina e quella tensione creativa che mi ha spinto a dare sempre il massimo».
La sua è una cucina sincera, concreta, mai scontata. Una cucina che racconta, piatto dopo piatto, storie di ingredienti e di gesti pensati. «Non cerco di stupire con l’eccesso. Preferisco accompagnare l’ospite in un viaggio dove il protagonista è il prodotto. Voglio che ogni ingrediente esprima sé stesso, senza filtri inutili, ma con tecnica e rispetto».
Affascinato dalle fermentazioni, dalle marinature e da tutto ciò che può elevare un vegetale o un taglio meno convenzionale, Giuseppe lavora ogni elemento senza sprechi, dando valore a ogni parte, in un’ottica di sostenibilità vera, anche economica. «Mi interessa una cucina vera, fatta di sostanza. Ogni piatto nasce da un’idea, ma prende forma solo quando riesce a essere comprensibile, diretto, concreto. La creatività c’è, ma non è mai fine a sé stessa: serve a valorizzare, non a complicare. Ho un amore profondo per il mare, che per me è memoria, materia e ispirazione. I suoi prodotti li tratto con rispetto assoluto, cercando di esaltarli nella loro essenza, senza travestimenti».
Al PEPEROSA porta la sua idea di cucina essenziale, tecnica e istintiva, con piatti che raccontano radici e visioni. Ogni menu è un invito a scoprire una cucina giovane, viva, fatta di ricerca, intuizioni e passione. «Mi piace pensare che ogni piatto sia una conversazione con chi lo assaggia. Un momento in cui racconto qualcosa di me, della mia terra, del mio modo di vedere il mondo».